Il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici è uno strumento di pianificazione nazionale per supportare le istituzioni nazionali, regionali e locali nell’individuazione e nella scelta delle azioni di adattamento più efficaci a seconda del livello di governo, del settore di intervento e delle specificità del contesto, favorendo l’integrazione dei criteri di adattamento nei processi e negli strumenti di pianificazione.

 

L’Italia nell’“hot spot” mediterraneo

I cambiamenti climatici rappresentano e rappresenteranno in futuro una delle sfide più rilevanti da affrontare a livello globale ed anche nel territorio italiano. L’Italia si trova nel cosiddetto "hot spot mediterraneo", un’area identificata come particolarmente vulnerabile ai cambiamenti climatici (fonte: IPCC). Il territorio nazionale è, inoltre, notoriamente soggetto ai rischi naturali (fenomeni di dissesto, alluvioni, erosione delle coste, carenza idrica) e già oggi è evidente come l’aumento delle temperature e l’intensificarsi di eventi estremi connessi ai cambiamenti climatici (siccità, ondate di caldo, venti, piogge intense, ecc.) amplifichino tali rischi i cui impatti economici, sociali e ambientali sono destinati ad aumentare nei prossimi decenni.

 

È quindi evidente, come scrive il Piano Nazionale redatto dal Ministero in collaborazione con ISPRA, “l’importanza dell’attuazione di azioni di adattamento nel territorio per far fronte ai rischi provocati dai cambiamenti climatici. Essendo il tema fortemente trasversale, la pianificazione di azioni adeguate necessita di una base di conoscenza dei fenomeni che sia messa a sistema, di un contesto organizzativo ottimale, e di una governance multilivello e multisettoriale”.

 

La posizione dell’Unione europea

Nel 2021 la Commissione europea ha presentato la nuova Strategia di adattamento (COM(2021) 82 final del 25 febbraio 2021, Plasmare un’Europa resiliente ai cambiamenti climatici – La nuova Strategia dell’UE di adattamento ai cambiamenti climatici) che sostituisce la precedente Strategia del 2013. La nuova Strategia, preannunciata nel Green Deal europeo, mira a realizzare la trasformazione dell’Europa in un’Unione resiliente ai cambiamenti climatici entro il 2050 e si basa su quattro priorità: un adattamento più intelligente, più sistemico e integrato, più rapido, oltre che una intensificazione dell’azione internazionale.

 

La Commissione, ribadendo l’importanza di strategie e piani nazionali di adattamento, sollecita gli Stati a renderli efficaci e a svilupparli ulteriormente, e da parte sua si impegna a sostenerne lo sviluppo e l'attuazione a tutti i livelli di governance articolando l’approccio intorno a tre priorità trasversali: integrazione dell'adattamento nella politica macro-finanziaria, soluzioni per l'adattamento basate sulla natura e azioni locali di adattamento.

 

Gli obiettivi delineati nella Strategia europea sono rafforzati dalla cd. Legge europea sul clima (Reg. (UE) 2021/1119 del 30 giugno 2021) che, integrando nell’ordinamento dell’UE l’Accordo di Parigi e l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, prevede che gli Stati membri adottino e attuino strategie e piani nazionali di adattamento, tenendo conto della Strategia dell’UE di adattamento (art. 5, par. 9 del Reg. (UE) 2021/1119).

 

L’attività del MASE per il Piano nazionale

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha recepito gli indirizzi dell’UE e, coerentemente con essi, ha intrapreso rilevanti iniziative sul tema dell’adattamento, quali il lancio della Piattaforma nazionale sull’adattamento, e la concretizzazione degli sforzi intrapresi dal 2017 per giungere all’adozione di un Piano nazionale sull’adattamento.

 

L’obiettivo principale del PNACC è fornire un quadro di indirizzo nazionale per l'implementazione di azioni finalizzate a ridurre al minimo possibile i rischi derivanti dai cambiamenti climatici, a migliorare la capacità di adattamento dei sistemi socioeconomici e naturali, nonché a trarre vantaggio dalle opportunità che si potranno presentare con le nuove condizioni climatiche.

 

Gli strumenti del PNACC

Nello specifico, il PNACC fornisce una base comune di dati, informazioni e metodologie di analisi utile alla definizione dei percorsi settoriali e/o locali di adattamento ai cambiamenti climatici allo scopo di contenere la vulnerabilità agli impatti dei cambiamenti climatici, ad aumentare la resilienza agli stessi e a migliorare le possibilità di sfruttamento di eventuali opportunità.

 

La consultazione pubblica

Sul portale del MASE è stata pubblicata la proposta di Piano aperta ora al contributo dei cittadini, delle comunità e di tutti i soggetti, pubblici e privati, ai sensi dell’art. 13 comma 5 del D.lgs 152/2006.

 

Ai sensi dell'art. 14, la consultazione avrà una durata di 45 giorni a partire dal 16 febbraio 2023, data di pubblicazione dell'avviso pubblico.

 

La proposta di Piano, il Rapporto ambientale, la Sintesi non tecnica del Rapporto ambientale sono disponibili al link: https://va.mite.gov.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/7726/11206 del portale delle Valutazioni ambientali VAS-VIA-AIA del MASE.

 

Le osservazioni alla documentazione pubblicata dovranno essere inviate all’Autorità competente per la Valutazione Ambientale Strategica all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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